A VITA (požiznenno)
1. La detenzione o il confino a vita non sono previsti da alcuna legge sovietica. Tuttavia nel 1948 compaiono dei condannati al confino a vita (detenuti politici che hanno scontato pene di 10 anni, arrestati fra il 1936 e il 1938). Nel 1952 negli isolatori politici fanno la loro comparsa i primi stranieri condannati all'ergastolo. Sia gli uni che gli altri sono condannati dall’Oso.
2. La deportazione a vita è applicata massicciamente per la prima volta contro i contadini durante la collettivizzazione forzata delle campagne (1929-1932), poi in occasione della liquidazione di certe repubbliche autonome non-russe (v. deportazioni di massa 3,7).
ABBIGLIAMENTO (obmundirovanie, veščdovol'stvie)
L'abbigliamento del detenuto è costituito da: giubba di cotone; pantaloni di cotone in estate e imbottiti di ovatta in inverno; maglia; bušlat (v.), berretto di cotone in estate e siblonka o kolymka (v.) in inverno; camicia e mutande di cotone; pezze da piedi di cotone e talvolta di flanella in inverno; muffole imbottite di ovatta (v. calzature). Nella maggioranza dei casi le donne ricevono gli stessi abiti, ma a volte vengono distribuite loro delle gonne di cotone (che molte in inverno portano sopra i pantaloni imbottiti), fazzoletti e mutande di cotone (senza elastico). Nota: per scoraggiare la vendita illegale di divise e biancheria statali al personale libero, a volte ai detenuti vengono consegnate giubbe giallo vivo o bianche, biancheria nera cucita con filo bianco o bianca cucita con filo nero. Gli abiti da lavoro (manopole eccetera) vengono forniti dal datore di lavoro.
ABORTISTA (abortščica)
Donna imputata o condannata per aver praticato un aborto o, dopo il 1955, per averlo praticato in condizioni antigieniche (sulla propria persona o su un'altra donna). Nota: l'aborto era stato vietato il 27 luglio 1936 con una risoluzione del Cik e dell'Snk dell'Urss. Con il Decreto del 23 novembre 1955 (VS 22:425) l'aborto veniva liberalizzato, e perseguito soltanto se praticato in condizioni antigieniche.
ACCERCHIATO (okruženec)
Ogni cittadino sovietico, militare o civile, che durante la seconda guerra mondiale si è trovato nel territorio occupato dal nemico, o sotto minaccia di occupazione, è considerato sospetto, in quanto questi territori e i loro abitanti sono sfuggiti per qualche tempo al controllo degli organi della Sicurezza dello stato.
ACCESSO (dopusk)
Autorizzazione formale che permette all'avvocato di prendere conoscenza del dossier del suo cliente. È data oralmente dall'inquirente. Questo termine fa la sua comparsa alla fine degli anni Sessanta. L'articolo 47 dell'UPK-60 stabilisce che l'avvocato è autorizzato ad agire dopo che l'imputato ha preso visione del proprio fascicolo (v. difensore 2).